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  • Enrico Cazzolino

Il metodo della Psicoterapia Ipnotica - 3

Traguardare (se è eterna, non è terapia)


Ultimo post metodologico: la chiusura del percorso


La Psicoterapia Ipnotica lavora sull'inconscio, ma è molto consapevole degli scopi di ogni sessione e del percorso complessivo.

I cambiamenti arrivano, emergono opportunità, la persona in terapia impara sempre nuove cose su di sé e sul mondo.

Al momento opportuno, secondo tempi, modi e regolarità tipici di ogni specifica relazione terapeuta-cliente, i due confrontano la situazione attuale con gli obiettivi concordati all'inizio del lavoro insieme.

Se il lavoro ha portato i frutti desiderati,

  • si chiude il percorso e si stabilisce un eventuale incontro di supporto e allineamento a distanza di qualche mese

  • oppure si riparte per continuare il lavoro terapeutico, ma con nuove mete chiare e condivise, definite secondo nuove esigenze.

Se invece i risultati non coincidono con le aspettative

  • si cambia il piano terapeutico: temi affrontati, frequenza degli incontri, metafore impiegate, modalità di comunicazione fra cliente e psicologo

  • oppure si chiude il percorso e si cercano strade diverse per proseguire, ad esempio ricercando attivamente un\a terapeuta di approccio diverso al\la quale trasferire tutte le informazioni necessarie a prendere in carico le necessità del cliente.

Comunque, la Psicoterapia Ipnotica

  • costruisce nuovi modi di leggere le esperienze personali, interiori o relazionali, incontro dopo incontro

  • non prevede colloqui "conoscitivi" o "introduttivi", solo interventi finalizzati almeno a generare un piccolo vantaggio per chi chiede supporto (per questo, non ci sono sessioni preliminari gratuite)

  • rispetta il tempo (e il denaro) delle persone in terapia, mirando ad effetti positivi specifici e concreti, anche quando utilizza tecniche suggestive e poco strutturate

  • agisce sempre in modo coordinato sia sulla consapevolezza, sia sulle risorse inconsce attivate dall'ipnosi

  • procede spesso in modo non lineare, ma si muove costantemente e tenacemente verso il traguardo, che per ogni persona è diverso e significativo.



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Dott. Enrico Cazzolino